Storicamente diffuso in provincia di Napoli, specialmente nell’area del Vesuvio, il caprettone è una varietà a bacca bianca che deve probabilmente il suo nome alla particolare forma del grappolo, che può ricordare la barba della capra.
Nonostante le sue origini antiche, è stato riconosciuto solo negli ultimi tempi come vitigno con un suo specifico profilo genetico e produttivo. Per un lungo periodo veniva indicato più che altro come nome locale-sinonimo e semplice biotipo della più conosciuta coda di volpe bianca. Una corrispondenza smentita da una serie di studi ampleografici, correlati da analisi del DNA, che hanno definitivamente chiarito la necessità di distinguere le due varietà.
Il grappolo è abbastanza serrato, con acini di media dimensione, buccia spessa e prevalentemente di forma ellittica.